Il racconto di alcune studentesse del Liceo Artistico
È una celebrazione della vita spensierata e della bellezza naturale, dove tradizione, cultura, simbolismo e artigianato, si fondono in modo armonioso nella visione boho chic di Clara, Caroline, Maria Chiara Camilla e Anna Sofia.
Diverse sono state le sfaccettature che le studentesse del corso fashion design, guidate dalla Professoressa Laura Di Scianni nell’ambito di Progettazione per il Fashion Design, hanno analizzato partendo proprio dagli elementi cardini di questa tendenza che pone le proprie radici nell’epoca bohemien e negli anni Settanta.
Le storie raccontate ricreano scenari onirici dove, moderne Calamity Jane, tra colori terrosi e richiami folk, incarnano una nuova femminilità che non ha paura di tessere il proprio destino o di leggere il proprio futuro attraverso le carte dei tarocchi. I ricami, le tele tessute, aggiungono un tocco di esotismo e di artigianato. Il senso mistico della vita poi, si interseca con la necessità viscerale di radicare la propria essenza di donna attraverso profonde radici che la connettono allo spirito di Gea, la dea Madre, simbolo dell’essenza femminile. Il ritorno al grembo della Dea Madre, apre il capitolo di una nuova storia, un giardino segreto dove lo spazio diventa un momento di riconciliazione tra la donna adulta e la donna bambina; una riscoperta della propria identità guidata dallo spirito curativo delle piante venerabili nell’India sacra. Dalla sacralità dei fiori orientali si passa poi alla semplicità dei fiori di campo che, tra un effetto psichedelico soft in contrasto con la tela bianca in pieno stile “White album”, unisce lo spirito libero all’estro eclettico di una donna in stile Albini.
Con i loro lavori, Clara, Maria Chiara, Camilla, Caroline e Anna Sofia, hanno dimostrato che, la figura del designer, deve acquisire nuove competenze per essere al passo coi tempi. Riproporre capi già realizzati per collaborazioni passate con Tess, conferma come, il designer appunto, deve vestire anche i panni del narratore dando nuovi significati a capi già esistenti.
Questi i lavori presentati attraverso dei moodboard di ricerca trasformati in pannelli creativi che hanno visto vincitrice Clara Lombardi con Women.
Women
Tra i colori bruciati della terra, le pieghe dei cactus riprodotte in pieghe del tessuto, lavori patchwork, Women incarna l’immagine di una nuova amazzone, una moderna Calamity Jane che, tra elementi folk combinati a tratti anticonformisti, plasma l’immagine di una donna libera e avventuriera. L’outfit proposto è composto da seventis Dress in pizzo riciclato abbinato ad uno smanicato in denim e ad un capospalla tessuto jacquard, rappresenta la giusta combinazione tra donna indipendente e folklore western.
Moodboard realizzato da: Clara Lombardi (classe quinta)
Outfit di: Jessica Millich, ex studenti del Liceo Artistico indirizzo fashion
Mistica
In mistica Il destino viene tessuto pezzo per pezzo, trama su trama.
Taglia il mazzo e scegli la carta.
Mistica ci invita a diventare padroni del proprio destino, con forza e determinazione, e a rivendicare il ruolo di donna libera e misteriosa, un po’ dea tessitrice, un po’ gitana.
Pieno di simboli mutuati dalla mitologia e dal folklore popolare, la donna raccontata, evoca significati mistici e resilienti:
Il fiore del cardo rappresenta orgoglio e determinazione, l’oro della paglia simboleggia i giorni felici sanciti dalle Moire, il manufatto tessuto al telaio e gli elementi in macramè sono il collegamento con l’artigianalita e il legame con le tradizioni come la cultura bohemien richiede.
L’outfit è composto da una maxi dress in denim abbinato ad una camicia dal gusto vintage. Applicazioni e passamanerie riprendono quel gusto di una manualità artigianale senza tempo.
Moodboard realizzato da: Anna Sofia Rodriguez (classe quarta)
Outfit di: ex studenti del Liceo Artistico indirizzo fashion
Gea
Il recupero di materiali naturali come il cotone o il sughero, l’uso di stampe che ricordano il fluire di un fiume nel grembo della Dea terra come simbolo di connessione profonda con il mondo femminile, rappresentano Gea.
Forza generatrice e creatrice di vita, Gea racconta la profonda connessione spirituale e materica con la terra e le proprie radici intese come radicamento con il proprio sè. Le lavorazioni con le corde e il macramè rappresentano il radicarsi dell’essenza femminea, la trasparenza dei tessuti che celano piccoli fiori sono la visione del mondo interiore della protagonista, il fiore di lavanda accoglie positività, devozione e serenità. Il bianco indica la purezza.
L’outfit è composto da una maxi gonna e da uno smanicato in denim dipinto a mano. Completa il tutto, un top in jersey color lavanda.
Moodboard realizzato da: Camilla Marangoni (classe quarta)
Outfi di: Giorgia Caroletta, Valentina Nasca, Allegra Raimondo, Giulia Scaglione
White
I fiori di campo, le polaroid istantanee, il gusto un po’ retrò, raccontano una donna che, seppur inserita in un contesto sognante, rimarca la propria forza mediante lo stacco netto delle tonalità del
Bianco che vogliono citare il significato che Robert Hamilton dà alla copertina di quello che passerà alla storia come il White Album: punto di partenza, nuovo inizio, eclettismo.
Un contrasto che si riscontra nella severità del gilet e del pantalone bianco in stile Walter Albini, e dei fiori di campo dalle tonalità quasi di un psichedelico soft.
Moodboard realizzato da: Mariachiara Elia (classe quinta)
Outfit di: Vittoria Zoe Bedetti, Millich Jessica
Il giardino segreto: Memorie, Natura e Spiritualità
Attraverso questo progetto di manipolazioni tessili e artistici, si traduce visivamente questa connessione tra natura, memoria e spiritualità. Le texture e le cromie dei tessuti si ispirano ai fiori e piante sacre, evocando un giardino che prende vita attraverso stratificazioni di ricordi e trasformazioni. Si esplora il legame mistico tra una donna adulta e i ricordi della sua infanzia trascorsa in India, attraverso i colori, i profumi e le piante sacre. Il giardino segreto non è solo un luogo fisico,ma uno spazio interiore di trasformazione, in cui il passato riaffiora attraverso la natura.
La protagonista, immergendosi in questo spazio, riscopre se stessa e la sua identità, guidata dalla spiritualità delle piante venerabili nelle quattro direzioni cardinali dell’India. Ogni direzione rappresenta un frammento della sua memoria e del suo percorso interiore.
In questo spazio, la protagonista si riconcilia con il proprio passato, trasformando le memorie in un sentiero di rinascita.
Il gonnellone viola, simbolo di spiritualità, si combina con la blusa in jacquard i cui fiori ricordano quelli racchiusi nel giardino segreto.
Moodboard realizzato da: Caroline Panizza (classe quinta)
Outfit di: Jessica Millich, Valentina Nasca, Allegra Raimondo
Durante la serata sono stati assegnati i primi Tess Award 2025 che ha visto vincitrice per il Centro Studi Casnati, Clara Lombardi.
“L'ispirazione è nata dalla leggendaria Calamity Jane e dal desiderio di proporre un nuovo modello di donna libera, resiliente e vitale. Partendo da tale ispirazione, hanno preso vita pieghe dei tessuti per riprodurre il motivo dei cactus, patchwork e colori terrosi che richiamassero un nuovo stile western, stampe ispirate a pizzi moderni, il tutto assemblato su un pannello che simula un muro scrostato le cui crepe si vestono di oro. L'emozione che ho provato nel sentire che il mio progetto era stato selezionato è inspiegabile: gratitudine, gioia e la sensazione che Calamity fosse riuscita ancora una volta ad essere fonte di impulso sovversivo”.
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