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DIARIO DI BORDO

News · 13/03/22

Racconto di viaggio dell'Istituto Alberghiero



La partenza
9 marzo, ore 7.15
Diario di bordo dei capitani prof. Casano e prof. Gasparini.
Vediamo l’equipaggio molto assonnato, ma sicuramente carico ed entusiasta per partire verso questa nuova avventura! Il nostro primo ufficiale di bordo, l’autista Alessandro, ha issato le vele da 45° 48’ 36.9’’ n, 9° 0,5’ 10.1’’ (Centro Studi Casnati) e alle ore 7.15 abbiamo levato le ancore e siamo salpati: la destinazione è molto accattivante, si parte per la Franciacorta. Questo territorio, particolarmente vocato per i vini spumantizzati con Metodo Classico, ci ospiterà tra le sue vigne. Siamo quasi giunti alla destinazione e…non vediamo l’ora di visitare la cantina!
 
Cantina Cà del Bosco
9 marzo, ore 9.30
Le vigne, l’arte, il vino. Cà del Bosco ci ha regalato un’esperienza unica, tra le viti appena potate con metodo guyot, i grandissimi impianti produttivi destinati alla lavorazione delle uve, le ampie cantine in muratura che accoglievano barrique e bottiglie nel loro lento e raffinato riposo. Le nostre preparatissime guide, Francesca e Ilaria, ci hanno accompagnato per i vari locali di produzione, spiegandoci anche l’importanza del rispetto della natura e del tempo.
“La mano dell’uomo resta vigile sulla produzione del vino, ma non vuole forzare i tempi della natura”
Rispettosi della natura: ciurma a bordo! Ci dirigiamo verso la città di Verona, una delle città teatro del romanticismo mondiale grazie a Romeo e Giulietta; ma noi siamo romantici a modo nostro e facciamo una bella tappa verso un’antica riseria.
 
Riseria Ferron, Pila Vecia
9 marzo, ore 12.30
Le aziende storiche si distinguono sempre, per qualità e professionalità. Arrivati alla Riseria Ferron siamo stati accolti calorosamente da Cristina, che ci ha subito fatti accomodare nella sala del loro ristorante, dove lo chef ci ha spiegato i segreti tradizionali per preparare un risotto con chicco di tipologia Carnaroli e un riso con chicco di tipologia Vialone nano. Poteva mancare il momento dell’assaggio di questi risi? Assolutamente no, concludendo con dei deliziosi dolci fatti con la farina di riso. Salutandoci, lo staff di sala si è complimentato con noi, perché è rimasto piacevolmente colpito dalla divisa del nostro Istituto e della professionalità dei nostri studenti. 
Prima di ripartire la nostra guida Ilaria ci ha accompagnato nel mondo del riso, mostrandoci le Risorgive che forniscono acqua per le risaie, il locale della lavorazione del riso con tutti i rispettivi strumenti e macchinari storici che utilizzano ancora il mulino ad acqua e infine siamo entrati in una vera risaia, dove ovviamente, visto il periodo, mancava sia riso che acqua.
Dopo questa prima giornata di visite ci siamo ormeggiati in hotel, dove è scesa la notte sul nostro primo giorno di navigazione, dopo un rancio durante cui i nostri filibustieri hanno criticato costruttivamente i tempi del servizio e la qualità del cibo: difetto professionale, quindi sono perdonati! Tutti sotto coperta e buonanotte.
 
La sveglia
10 marzo, ore 8.30
Diario di bordo dei capitani Casano e Gasparini.
Oggi il sole splende e l’arietta frizzante solca i nostri volti, così i ragazzi sono svegli e carichi, pronti ad andare all’arrembaggio delle migliori specialità del territorio Emiliano. Colazione abbondante, cuccette controllate senza aver rilevato problemi e chek-out effettuato con successo: la direzione ha ringraziato tutti i ragazzi per la loro gentilezza e la loro maturità nella cura dell’hotel. Si salpa verso l’avventura in questo giorno nuovo di zecca!
 
Caseificio di Parmigiano Reggiano
10 marzo, ore 10.00
Il tempo di fare una foto di gruppo e via, siamo entrati a visitare il grandissimo caseificio “4 Madonne”, dove la nostra guida Gianfranco ci ha davvero accompagnato in un viaggio molto approfondito e tecnico sulla produzione del Parmigiano Reggiano. Le grandi caldaie di rame che ospitano più di 1000 litri di latte, l’estrazione della cagliata, le fascere di plastica e di acciaio, la sala della salamoia e un grande locale di stagionatura dove erano presenti forme di Parmigiano a perdita d’occhio, circa 33.000! La visita si è conclusa con un’analisi sensoriale guidata di Parmigiano Reggiano stagionato 12 mesi, confrontato con uno stagionato 24 mesi: un’esperienza molto formativa.
 
Acetaia Boni
10 marzo, ore 12.30
Un appuntamento fisso, irrinunciabile, imperdibile e di altissimo livello: l’acetaia Boni, con la sua produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, ha incantato tutti i ragazzi! L’ora era propizia per un lauto pasto, infatti il signor Romano non ha di certo tardato a sfamarci con una grande selezione di affettati locali, gnocco fritto, erbazzone, Parmigiano con aceto balsamico e il famoso Bensone di Modena (una torta molto tipica). A stomaco pieno (pienissimo!) è iniziata la visita alla sala dove prende vita l’aceto balsamico. La spiegazione di tutte le fasi di produzione e il funzionamento della batteria di botti è stata intervallata da una degustazione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena di 15 anni e uno di 30 anni; per non farci mancare nulla la visita si è conclusa con un assaggio di gelato alla crema con aceto balsamico e l’immancabile gioco del Signor Boni che chiede ai ragazzi di capire il funzionamento di alcuni antiche attrezzature usate nella quotidianità dai nostri avi e ha regalato ai vincitori una piccola boccetta di Aceto Balsamico di 7 anni di invecchiamento. Un’esperienza, come sempre, stupenda!
 
Salumificio La Perla
10 marzo, ore 15.30
La nostra corsa è proseguita in modo spedito verso il Prosciuttificio La Perla a Langhirano, dove Carlo ci ha accompagnato lungo tutta la catena produttiva del Prosciutto Crudo di Parma DOP, stanza dopo stanza: locale della prima e seconda salatura, asciugatura della carne, stagionatura e sugnatura, per concludere con tutti i controlli manuali su ogni pezzo. Concludere? Neanche per sogno! La tavolata era imbandita, pullulante di salumi tipici locali e il meraviglioso Prosciutto Crudo di Parma DOP di 24 mesi di stagionatura; il signor Carlo è passato per i tavoli a rispondere alle curiosità dei ragazzi. Un contatto così diretto coi produttori, come oggi, non si era mai visto!
 
In arrivo in Toscana
10 marzo, ore 16.30
Lasciandoci il sole alle spalle, Alessandro ha recuperato la ciurma e l’ha portata a gonfie vele verso l’orizzonte della Toscana, con destinazione Poggibonsi dove potremo riposare le stanche membra. Il viaggio è lungo e insidioso, ma mentre a prua tutti dormono, a poppa vengono innalzati chiassosi canti marinareschi (decisamente lontani dai deliziosi canti delle sirene). Tutti sotto coperta, dopo aver ricevuto la nostra sbobba serale e dopo esserci rilassati in buona compagnia per ricaricare le energie e prepararsi a ripartire verso nuovi porti. E anche per oggi, buonanotte!
 
Castello di Brolio
11 marzo, ore 8.00
Diario di bordo dei capitani Casano e Gasparini.
Inizialmente abbiamo solcato i mari della Lombardia, siamo finiti in terre venete, abbiamo fatto scorrerie per l’Emilia e ora la Toscana sarà il nostro terreno di conquista. Sveglia presto, colazione rapida e si riparte!
In perfetto orario siamo arrivati al Castello di Brolio, storicamente fondamentale per aver dato i natali a uno dei vini italiani più conosciuti al mondo: il Chianti! La cantina Ricasoli ci ha accolti calorosamente e Claudio, il tecnico enologo della cantina, ci ha portati a scoprire prima la zona di lavorazione dell’uva e poi la zona in cui il succo d’uva si trasforma in vino, spiegandoci molto approfonditamente le nozioni tecniche della produzione. Sempre sbalorditivo il sotterraneo disseminato di barrique e tonneau, mentre salendo alla zona degustazioni i nostri capitani hanno potuto assaggiare 3 tipologie di Chianti…ma solamente per poter consigliare i giusti acquisti agli studenti a seconda delle loro necessità!
 
La Ciccia di Dario
11 marzo, ore 12.00
I ritmi sono serrati in questa lunga giornata e i nostri ragazzi hanno subito vissuto un’altra meravigliosa esperienza gastronomica dal più grande macellaio della Toscana, il maestro Dario Cecchini, che ci ha accolto con il suo consueto sorriso e il suo stile unico: entrando in sala al suono di una squillante trombetta, si è presentato, ha spiegato la sua filosofia produttiva e ha augurato a tutti buon appetito all’urlo di “Viva la Ciccia!”. È stato un banchetto luculliano, ricco di ottima carne sapientemente allevata, macellata e cucinata, dove la priorità è sempre l’alta qualità. Ma non c’è un minuto da perdere: foto ricordo con Dario (la foto principale NDR), gambe in spalle e via di corsa verso l’ultima tappa del nostro viaggio: Firenze.

 

APICIUS- International School of Hospitality

11 marzo, ore 15.00

Tutto il nostro viaggio d’istruzione è sempre stato caratterizzato dall’elevata didatticità delle esperienze fornite ai ragazzi, ma siamo a Firenze, culla della storia dell’arte, quindi anche noi abbiamo voluto dedicarci all’arte che ci compete e ci guida ogni giorno: l’arte culinaria e del vino. La Florence University of the Arts ci ha organizzato un corso, dedicato ai ragazzi di Enogastronomia, sulle tecniche innovative della cucina locale per far incontrare innovazione e tradizione, mentre ai ragazzi di Sala e vendita è stato dedicato un corso sull’abbinamento cibo-vino. Gli altissimi livelli dei docenti e delle lezioni ha ispirato molti alunni, che sono stati interattivi e incuriositi fino alla fine. Grazie a tutto lo staff e arrivederci alla prossima: noi dobbiamo fuggire rapidamente per poter partire il prima possibile e, purtroppo, rincasare.
 
Sulla via del ritorno
11 marzo, ore 17.00
I comandanti vedono la ciurma quasi sfinita, affaticata per questo tour de force di tre giorni che li ha portati nettamente oltre i sette mari conosciuti; nei loro occhi stanchi si vede l’emozione di questo viaggio, gestito sempre (o quasi) con grande responsabilità, con una costante fame e sete di conoscenza…oltre alla costante fame e sete dei prodotti enogastronomici che tutto il mondo ci invidia. Ultimi colpi di remi, intervallati da canti, giochi, pause, cibo e stanca allegria, e poi: TERRAAAA! Si ormeggia la nave, si getta l’ancora e si sbarca sulla terra ferma nella nostra madre patria. Tutti arrivati a destinazione sani e salvi, senza nessun disperso, senza nessuno fatto prigioniero o mangiato da qualche squalo. I comandanti ringraziano sentitamente il primo ufficiale di bordo Alessandro, per la sua professionalità, simpatia e grandissima disponibilità, che ha contribuito a rendere il nostro viaggio un successo indimenticabile. Grazie a tutti e ci vediamo alla prossima razzia enogastronomica! Arrrr!
 
I comandanti
Casano Stefano
Gasparini Daniele
 
 

 

 

 

 
 
 
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